Uno dei principali problemi che deve affrontare chi vuole realizzare un piccolo orto sul balcone è quello dello spazio. Le colture, per quanto modeste, hanno bisogno di un loro spazio per vegetare e questo si scontra spesso con le dimensioni fisiche del balcone. Esistono però dei vasi a sviluppo verticale che consentono di recuperarne parte. Ecco come realizzare uno di questi vasi con materiale di recupero.
Premessa
Fortunatamente non ho problemi di spazio: dispongo di un ampio cortile e di un bel po di terreno coltivabile. Eppure, mi sono sempre interessate e piaciute le soluzioni che permettono la realizzazione di orti sul balcone, o sul poggiolo, o sul terrazzo… insomma, ovunque sia possibile. Allo stesso tempo, sono sempre stato appassionato di fai da te e di riutilizzo creativo. Così, quando l’altro giorno ho trovato, all’isola ecologica, qualche bel pezzo di compensato gettato via, l’ho recuperato ed osservandolo mi è venuta questa idea.
La realizzazione
Le dimensioni del vaso in esempio sono state vincolate a quelle del legno recuperato, in particolar maniera da quelle del pezzo più grosso, che costituisce il dorso (o spalliera) del vaso e che è solo di 25×72 cm. Le dimensioni ideali sarebbero state di almeno 40×120 cm, ma quello avevo e quello ho usato: la procedura di realizzazione è identica indipendentemente dalle dimensioni, solo biosgna ricalcolare le dimensioni degli altri pezzi.
Per prima cosa è necessario decidere le dimensioni dei ‘vasi’. Viste le dimensioni minimaliste del legno che avevo a disposizione, ho optato per una larghezza utile di 12cm ed una profondità almeno doppia. In questo modo è possibile ottenere tre comodi vasi sulla lunghezza della spalliera. Quindi, ho disegnato una dima su di un foglio di carta e l’ho ritagliata.
Una volta ottenuta una dima di carta è facile riportare le sagome triangolari sul legno, che poi si può tagliare con un normale seghetto alternativo per ottenere i fianchetti dei ‘vasi’. Nel mio caso, trattandosi di tre vasi, servivano sei fianchetti.
In questa fase del lavoro è opportuno tagliare tutte le parti: i fianchetti, le paratie anteriori e le piantane di supporto posteriori. Avere a portata di mano tutti i pezzi permette d’imbastire il lavoro per controllare che non vi siano grossi errori prima di passare all’assemblaggio finale.
A questo punto è possibile passare all’assemblaggio. Per questa realizzazione ho optato per un metodo semplice e veloce: l’incollaggio a caldo. Per usare questa tecnica è necessaria una pistola per colla a caldo e qualche stick di colla. Ho riassunto l’assemblaggio in un video:
Come si può vedere nel video, l’intero assemblaggio dura solo pochi minuti. Dopo questa fase, sarebbe opportuno trattare il legno con un impregnante od una vernice, al fine di prolungarne la vita operativa, ma io non l’ho fatto: quando il legno inizierà a marcire, farò un’altro vaso.
A lavoro finito, il vaso a sviluppo verticale per l’orto sul balcone (mi diverte scriverlo per intero, sembra una filastrocca… pensare che nel video l’ho chiamato semplicemente Plywood Plant Pot, perché mi piacevano le 3 P…) si presenta come nella foto qui sotto:
Note conclusive sul progetto e sull’orto sul balcone
L’incollaggio a caldo richiede una buona velocità d’esecuzione: se i pezzi vengono posti in posa quando la superficie della colla inizia a raffreddarsi, l’incollaggio risulterà poco resistente. In alternativa è possibile usare del normale silicone universale, oppure un poco più laborioso fissaggio con viti da legno.
Esistono essenzialmente due tipi di vasi di fattura simile:
Quello qui proposto appartiene a quello che nello schema ho chiamato Tipo 1 e che, rispetto ad un vaso ad un unico livello di superficie equivalente, permette di aumentare lo spazio vegetativo delle piante. Esiste poi quello che ho chiamato Tipo 2 e che, rispetto ad un vaso ad un unico livello d’ingombro equivalente, permette di aumentare la superficie coltivabile (c’è una sovrapposizione di superfici). A seconda delle esigenze dell’orto sul balcone, cioè in base al tipo di pianta che si vuole coltivare, si può optare per un tipo invece che l’altro.
Per i più pigri, poi, è possibile acquistare un vaso simile direttamente online, ma allora non parliamo più ne di fai da te, ne di riutilizzo creativo…